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LA VERITA’? L’ECOLOGIA NON AVANZA

Parliamoci chiaro, tutto è utile. Va bene tutto per sensibilizzare: l’ex sindaco di Londra che tira lo sciaquone una volta sì e l’altra no; la pallida Gretina con le trecce che salta la scuola il venerdì (o è il giovedì?); le borse biodegradabili del supermercato che ti si bucano prima di arrivare a casa (e chi vive fra i ponti veneziani come me, si diverte un sacco!).

Ma diciamoci la verità, a livello internazionale, ragionando in termini di politiche e grandi numeri, non si sta facendo nulla. Al contrario, la situazione peggiora.

I Conservatori in Autralia hanno vinto le lezioni grazie ai voti del Queensland, terra dei più grandi giacimenti di carbone al mondo, alla quale si è garantita la piena attività lavorativa e inquinante.

Gli accordi di Parigi del 2015 che prevedevano la riduzione di emissioni di gas serra sono stati disattesi da Trump e dal Brasile di Jair Bolsonaro e di fatto da molti altri Paesi, i cui governi, secondo i generici accordi, avrebbero dovuto tradurli in effettive azioni per ridurre i gas serra e limitare il consumo energetico.

A dispetto di tutte le effettive scoperte di alternative possibili biodegradabili e naturali, l’Europa è il secondo produttore di plastica al mondo dopo la Cina. Il 95% dei rifiuti del Mediterraneo è composto da plastica. La bella notizia s’aggiunge alle famose 5 isole flottantes che già vagolano sugli Oceani.

Nel frattempo, il clima impazzisce, le api muoiono, il Pando (o trembling giant) la pianta che si autoclona da 80.000 anni, da più di 30 ha smesso di espandersi.

Per carità, sono fra quelli che postano su Fb tutte le buone notizie che riescono a scovare in giro per il mondo. Ne ho bisogno, per non vedere morire ogni giorno di più la speranza di lasciare una Terra abitabile ai nostri figli e nipoti –  e in molti hanno compreso e agito per un cambiamento – ma in tempi pre-elettorali europei stupisce la sostanziale indifferenza dei vari partiti politici nei confronti di un allarme rosso che sta lampeggiando da almeno quattro anni.

Insomma la casa è in fiamme e noi, giulivi e contenti, ci scattiamo un selfie con Gretina, facciamo pipì senza tirare l’acqua, fieri – fieri! – d’aver gettato ancora una volta la nostra immondizia in strada, ma rigorosamente in borse di plastica biodegradabile!