GRATITUDINE E AUGURI PER L’ANNO 3

Cari amici di blog,

desidero chiudere quest’anno nel più prosaico dei modi, ringraziando quanti fra voi si sono uniti a me nella mia giocosa interpretazione del nostro rapporto con le piante nelle case, nei boschi, nei parchi e nei giardini.

Durante questi mesi in cui ho presentato spesso il mio romanzo Cosa fanno le mie piante quando non ci sono incontrando anche alcuni di voi personalmente, ho potuto constatare quanto sia maturata in tutti noi una nuova percezione della Natura e la coscienza dell’assoluta, urgente necessità di vivere in modo diverso, più sano, nell’ascolto di questi meravigliosi esseri viventi più saggi e antichi di noi.

Presto entreremo nel 2019, Anno Internazionale delle Lingue Indigene; anno del Maiale o Cinghiale in Cina (dal 5 febbraio) dove all’occasione s’offrono crisantemi per augurare lunga vita, narcisi per auspicare ricchezza e girasoli portafortuna. Per la numerologia e l’antica cultura andina, sarà un anno 3, il numero della Natura pulsante nel suo complesso, simbolo della manifestazione della vita tramite materia e energia. Nel corpo umano esprime il corpo fisico, il corpo mentale (anima), e il corpo spirituale e la necessità di armonizzarli fra loro.

 

Santa Claus on sleigh with reindeer over the world (3D Illustration)

Che il buon senso, dunque, sia il criterio di vita per il nuovo anno, che una nuova spiritualità più semplice, ancorata alla realtà della terra nelle sue manifestazioni più naturali, ci guidi e aiuti. Che piccoli cambiamenti costanti nel nostro modo di vivere con alberi e piante diventino l’inizio di una nuova storia d’amore con ciò che ci circonda.

“Questa sera Vi prometto

 una favola che Vi riporterà

alla mente tutto e nulla”

 (Goethe, La favola)

BUONE FESTE!